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In un villaggio di campagna nel nord della Germania all'inizio del Novecento vive Ruven Preuk, un ragazzo con un'incredibile predisposizione per la musica. Tutto questo, invece che facilitargli la vita gliela complica tanto da indurlo a lasciare la piccola comunità in cui è nato e cresciuto per raggiungere Amburgo dove studia musica con il vecchio maestro di violino Goldbaum, nel ghetto ebraico. Ad animarlo c'è la fiducia in un futuro radioso nel quale potrà dimostrare al mondo il proprio talento così come l'amore per la bella Rahel. La vita però intralcia il cammino di Ruven, il quale deve superare mille impedimenti e attraversare le turbolenze del Novecento, le sue guerre, le tragedie di fronte alle quali anche i violini sono costretti a tacere e la musica sembra non potere nulla. "Da qualche parte c'è un briciolo di felicità" è allo stesso tempo un romanzo sul Novecento e sui mille volti dell'Europa, una profonda indagine dell'essere umano e un racconto di grande intensità che pone il lettore a tu per tu con i temi essenziali della grande letteratura. Amore, musica e destino tra le mareggiate del "secolo breve".